E se dietro i nuovi obiettivi si nascondessero vecchi pericoli?
Spesso ogni nuovo anno inizia con nuovi entusiasmi.
Entusiasmi che frequentemente si traducono in nuovi obiettivi.
Ma siamo sicuri che l’energia dell’entusiasmo sia sempre funzionale? E soprattutto, se anche fosse funzionale, siamo sicuri che sia bene impiegarla nel definire nuovi obiettivi?
Ci potrebbe essere la possibilità che il darsi continuamente obiettivi possa essere una tentata soluzione disfunzionale? Potrebbe essere uno degli stratagemmi che usiamo per evitare di confrontarci con gli obiettivi passati non raggiunti pienamente e con soddisfazione?
Credere che il nuovo sia meglio di ciò che è stato, potrebbe essere una trappola che non ci permette di confrontarci al meglio con la realtà di tutti i giorni.
Bisogna poi anche dirsi apertamente che progettare una anno sulla carta è più facile che agire quotidianamente per 365 giorni.
È vero che è importante avere obiettivi, in quanto ci indicano la direzione delle nostre azioni e dei nostri passi, ma è anche importante non alimentare tentate soluzioni ridondanti disfunzionali.
Quindi, se in passato molte volte ci siamo dati obiettivi che non abbiamo raggiunto, perché non confrontarci con serenità con i mancati raggiungimenti precedenti?
Forse è più strategico non darsi nuovi obiettivi ma cercare di raggiungere quelli precedenti.
Il nuovo può essere affascinante, ma può essere anche una “trappola”.
Diventare sempre più abili con nuovi progetti non sempre ci rende abili con la quotidianità di tutti i giorni.
E non si tratta di pessimismo, né di ottimismo (spesso forzato), e neanche di realismo! Si tratta di abilità, e dovendo scegliere tra sviluppare l’abilità di fare progetti nuovi sempre migliori, e diventare abili a confrontarsi con la realtà di tutti i giorni, con le sue difficoltà e i suoi imprevisti, noi consigliamo di sviluppare quest’ultima.
Da queste premesse nascono i nostri suggerimenti per la definizione degli obiettivi del nuovo anno:
1 – individuate gli obiettivi dello scorso anno (o meglio ancora degli scorsi anni) che non avete raggiunto;
2 – individuate le tentate soluzioni messe in atto che vi hanno impedito di raggiungere questi obiettivi (ad esempio, dirsi “mi alleno dall’anno prossimo” è una tentata soluzione);
3 – datevi come obiettivo l’interruzione delle tentate soluzioni disfunzionali e definite una strategia efficace;
4 – definite una data per cercare di raggiungere l’obiettivo che non avete raggiunto lo scorso anno e che diventa un obiettivo per questo nuovo anno;
5 – cercate di trasformare l’obiettivo in abitudini quotidiane, in modo da raggiungerlo più facilmente e grazie a piccoli sforzi distribuiti nella quotidianità, anziché con grandi sforzi concentrati in un breve periodo ma spesso estenuanti e stancanti.
E sapendo che in natura l’anno nuovo non esiste, così come il concetto di vecchio e di nuovo esistono solo nella nostra immaginazione, non mi resta che augurarvi un buon anno nuovo e buoni obiettivi… “vecchi e nuovi”!
Piercarlo!