Attenzione all’evoluzione che ci fa involvere!
Oggi scrivo dal Marocco. Sono in vacanza con i miei genitori e ci tengo a dirlo.
Nei giorni scorsi alcune persone, vedendo le foto del mio viaggio, mi hanno definito “infantile” a viaggiare con i miei genitori a 35 anni! Ovviamente era inutile risponder loro e così mi sono limitato a ringraziarli per i loro feedback.
Ma non ho potuto, né voluto, interrompere le mie riflessioni a riguardo.
Proprio ieri mentre viaggiavamo, con mia mamma e mio papà riflettevamo sul maggior dono che un genitore possa dare al figlio, e dopo ore di dialogo eravamo d’accordo sul fatto che questo dono sia l’AUTONOMIA e la massima FIDUCIA IN SÉ! Per poter uscire la sera tardi ho dovuto “lottare” con i miei. E solo ora mi rendo conto che non era uno stupido limite, come sembrava a me, ma un voler verificare quanto ero affidabile e responsabile. Così a 17 anni ho fatto la mia prima vacanza da solo con gli amici… senza telefonini, senza “strumenti di controllo a distanza”… e mi sono permesso anche di tornare 4 giorni dopo, perché io e un mio amico avevamo conosciuto due ragazze siciliane.
Da quella vacanza non ho più viaggiato con i miei: ho iniziato a godermi la mia indipendenza. Viaggi in Usa, Cina, Canada, India, Iran, Azerbaijan, Europa… da solo!
Da una parte vedevo che ai miei mancavano le vacanze di famiglia e dall’altra mi divertivo a viaggiare da solo o con gli amici.
Ma nella mia evoluzione ho sempre ritenuto che le radici aiutano a volare più alto. Capii che litigare con i genitori era inutile, e che “onorare il padre e la madre” non era un dettame religioso, ma una delle massime forme di AMORE.
Così ho iniziato a dare ai miei genitori, non solo il dovuto rispetto, ma anche attenzioni particolari… anche “osando”! Adoro baciare mia mamma al supermercato, coccolare mio papà, e so che lo farò fino a quando loro avranno 90 anni e io 60! Nel 2004 proposi a tutta la famiglia di viaggiare nuovamente insieme per portare mamma nel suo castello preferito in Germania. Bellissimo! La propria indipendenza non va urlata… va vissuta, anche in condivisione a chi ci ha aiutati a costruirla!
Scoprii che era possibile crescere ed evolversi senza per forza dover “rompere” il cordone ombelicale… ma semplicemente trasformandolo in un cordone fatto di affetto, rispetto e Amore.
Oggi, sono capace di andare in posti “pericolosi” da solo: posso dormire in strada, nelle stazioni dei treni in India, viaggiare nei 5 stelle per lavoro, prendere 4 aerei in un giorno, dormire a casa di sconosciuti in Iran, attraversare a piedi una frontiera difficile come Iran/Azerbaijan, visitare il Canada on the road da solo… e posso viaggiare anche con i miei genitori, coccolandoli, e osando un pochino: qui in Marocco ho portato i miei genitori in casa di sconosciuti, tramite Couchsurfing, un sito di ospitalità. Sono cresciuto con genitori che mi hanno sempre detto “non prendere caramelle dagli sconosciuti”… ed ora sto condividendo con loro la gioia di aprirsi agli altri e di godere dell’ospitalità di chi non conosciamo, e di trasformare il sospetto e la sfiducia in attenzione, curiosità e apertura. E proprio questo uscir fuori dagli schemi in cui sono cresciuto, anche con chi sono cresciuto, mi permette di accettare i commenti di chi, per “crescita” intende il trascorrer tempo dietro un pc a criticare la vita altrui.
Ed ora, scusatemi, ma torno a recitare la mia parte: perché qui in Marocco mi diverto a fare la parte del body guard e i mie fanno i Vip!
Vi auguro di AMARE le VOSTRE RADICI per VOLARE sempre più in ALTO.
Piercarlo