Un addio semi-serio al grandissimo Gigi Proietti!
Grazie Gigi!
Te posso chiama’ così?
Sai, so’ de Roma come te e me piacerebbe esse come te: spensierato, simpatico e vero pure se fai l’attore.
Come dicevi tu? “Signori, benvenuti a teatro, dove tutto è finto ma nulla è falso”
Te ne sei annato? Nun è vero… perché c’hai lasciato talmente tante battute e tante lezioni che… “ma ‘ndo vai“?
Te resti sempre qua con noi!
C’hai insegnato tante cose, ma soprattutto c’hai insegnato che potemo ride de tutto, anche delle cose serie.
Anzi, che proprio cor sorriso se possono di’ le cose più profonde.
Dicevi: “Mi diverto e mi pagano pure. È una pacchia“.
Ma era una pacchia e divertente pure ascoltarti e osservarti. Lo sai sì?
Hai prestato la tua voce ai più grandi volti della TV americana, ma a noi hai donato la tua simpatia.
Dicevi: “Potrei esserti amico in un minuto, ma se nun sai ride mi allontano. Chi non sa ride, mi insospettisce“.
Ecco perché erano tutti amici tua: in tv, a teatro, in strada…
Ti ho visto in tv e teatro, come attore e come direttore, e sei sempre stato elegante: è vero, dicevi anche le parolacce (poche), ma mai con volgarità.
Anzi, le tue erano proprio eleganti!
Come il cavaliere nero… elegante sul tuo cavallo di battaglia: un misto di simpatia, profondità e leggerezza.
Ma dopotutto, si sa: “La comicità è una questione complessa, non basta mettere in scena una cosetta simpatica per guadagnarsi gli applausi”.
Proprio tu che amavi scherzare sempre e che hai fatto un film sul gioco, c’hai spiegato la differenza tra giocare e scherzare.
E come in uno scherzo ci hai salutati senza dirci nulla proprio il giorno del tuo 80° compleanno.
Nun se fa così… ma tu lo puoi fa’!
E a te che c’hai insegnato tanto, nun dirò mai “addio”, ma sempre e solo “grazie”!
Piercarlo