La formazione “coraggiosa” scende in strada!
La scorsa settimana ho incontrato una grande azienda da sempre attenta alla formazione e molto interessata alla Formazione IN CAMMINO. Ad un certo punto dell’incontro, la responsabile della formazione mi ha detto: “Credo che voi siate veramente coraggiosi a fare formazione in strada e in cammino”. Le ho risposto che secondo me ci vuole più coraggio a continuare a fare una formazione che non sempre dimostra efficacia e coinvolgimento. Il punto della questione, secondo noi, non è nel fare formazione in strada o meno, ma nel fare una formazione che abbia un’utilità pratica immediatamente spendibile nel lavoro e nella vita.
E così ho spiegato in cosa consiste quella che noi chiamiamo “la terza via del fare formazione”: la scuola della strada.
Fino ad ora la formazione si è suddivisa in INDOOR, formazione in aula, e OUTDOOR, formazione fuori aula. E secondo noi non ne esiste una migliore di un’altra: sono semplicemente diverse, e ciò che veramente fa la differenza non è solo il DOVE, ma soprattutto il COME. Ad esempio, una buona formazione ESPERIENZIALE in aula, risulterà più efficace di una formazione outdoor non ben progettata.
Ma l’elemento che accomuna indoor e outdoor è la “protezione del gruppo”: il gruppo in formazione è chiuso e lavora al suo interno.
Invece, nella formazione IN CAMMINO, l’ambiente non è protetto: i partecipanti al corso, oltre ad interagire tra di loro, interagiscono anche con l’ambiente esterno, con le persone che si incontrano cammin facendo. E anche molti esercizi richiedono e prevedono questa interazione. Quest è il vero punto di forza, secondo noi, di quella che noi abbiamo chiamato FormAZIONE IN CAMMINO e che per primi abbiamo iniziato a diffondere e divulgare, arrivando a farla selezionare dalla Business School del Sole 24 Ore.
Ovviamente i vantaggi sono anche tanti altri. Primo fra tutti il fatto che l’essere umano non è “progettato” per stare 8 ore al giorno seduto, e che la sedentarietà è nemica dell’apprendimento. Il cammino invece stimola l’attenzione e l’apprendimento. Anche la posizione didattica è diversa: si guarda tutti nella stessa direzione, si è affianco l’un l’altro e non c’è un confronto ventrale. Inoltre, permette veramente di sfidare se stessi, i propri limiti, fisici e mentali, e superarli. Inoltre, la stanchezza fisica serve ad aumentare alcune reazioni emotive, permettendo di poterci lavorare direttamente e di poter così sviluppare il proprio Equilibro Emotivo.
Sappiamo che la diffidenza e il timore nei confronti di un corso di formazione tenuto interamente in strada e che ti porta a percorrere molti chilometri all’inizio sono molto alti. Così come il SOLE 24 ORE: all’inizio erano incuriositi ma diffidenti. Ma dopo la prima esperienza, diventa difficile tornare in aula a far formazione, perché il primo pensiero diventa “ma non possiamo scendere in strada ed impararlo camminando?”. E così abbiamo fatto formazione in vari percorsi urbani (Roma, Milano, Venezia, Vicenza, Firenze, Padova, Napoli), e in vari cammini “storici”, quali Rieti-Assisi, Bologna-Firenze, Cortina-Dobbiaco, 5 Terre, Vallo di Adriano…
E tanti altri ne faremo ancora… con chi ha il coraggio di sperimentare un nuova formazione e mettersi in cammino.
Buona cammino!
Piercarlo
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