Citare le fonti non è solo un dovere, ma è anche buona educazione ed eleganza comportamentale
Già nel I secolo il poeta romano Marziale, nei suoi epigrammi (Libro I, 29) denunciava un’azione di plagio nei confronti dei suoi versi.
“Sento dire di te, Fidentino, che recitando vai i versi miei, spacciandoli per tuoi, dinanzi a un uditorio numeroso. Se permetti che siano detti miei, gratis io ti manderò gli epigrammi; se brami invece che siano detti tuoi, comprali, così miei non lo saranno più”.
E nella sua denuncia Marziale già propone due soluzioni accettabili: se dichiari quali sono le fonti, ti invierò gratis i miei contenuti; ma se invece vuoi spacciarli come tuoi, comprali, così lo saranno.
Noi condividiamo lo stesso approccio anche nel mondo della formazione e del coaching, aggiungendo che amiamo citare le fonti anche quando abbiamo pagato per sviluppare alcune conoscenze e competenze.
Può capitare che una stessa idea possa venire contemporaneamente a più persone nello stesso momento, così come la stessa battuta, lo stesso modo di dire, ma non credo che possa capitare per contenuti molto strutturati, ben sviluppati e organizzati.
Vi faccio un esempio?
Due settimane fa ho tenuto un webinar sulle domande nel coaching, e per preparare le slide ho fatto la seguente ricerca su google: “domande potenti”. Alla vista del risultato di google sono rimasto sorpreso: ben 3 pagine delle prime 4 hanno lo stesso identico contenuto… errori grammaticali compresi!
La (santa) logica ci porta a pensare che 2 siti abbiano copiato e incollato i contenuti spacciandoli come propri… e comunque senza citare come fonte il primo sito che ha pubblicato il contenuto.
Questo è solo un esempio, tra tanti casi di plagio, copia, incolla, scopiazza!
Secondo noi, invece, citare le fonti è segno di rispetto, educazione, correttezza, e autorevolezza.
Per usare un gioco di parole, potremmo dire che “citare le fonti è fonte di eleganza“!
Per questo motivo di ogni corso indichiamo i riferimenti bibliografici, e durante i corsi stessi citiamo le fonti, dirette e indirette. Sì, amiamo citare anche le fonti delle nostre fonti e fare continua ricerca e verifica della validità e della veridicità della citazione, sia esse una frase, un costrutto, un modello o una teoria.
Così, ad esempio, nella nostra Scuola di Coaching dichiariamo apertamente che il nostro modello di riferimento lo abbiamo imparato dal prof. Giorgio Nardone. Così come nel corso “Il cammino dell’intelligenza agonistica”, dichiariamo che il costrutto stesso di “intelligenza agonistica” è stato ideato dal prof. Giuseppe Vercelli (comunicandoglielo direttamente e chiedendogli il permesso in anticipo).
Pochi, ad esempio, sanno che il famoso “la mappa non è il territorio“, tanto diffuso dalla PNL, è un’affermazione del matematico, ingegnere e filosofo Alfred Korzybski. Raramente è citato (per non dire quasi mai)… e secondo noi è poco elegante.
Non mi resta che augurarvi buone citazione e buona eleganza!
Piercarlo