Una volta Gandhi, mentre tentava di salire su un treno, perse una scarpa sui i binari, tra il treno e la banchina.
Tentò di prenderla, ma era impossibile, e il treno stava per partire.
Così, si tolse l’altra scarpa e la buttò vicino all’altra.
Chi era con lui, stupefatto gli chiese perché mai avesse deciso di buttare anche la scarpa che gli era rimasta, e lui rispose sorridendo:
“Un povero che trova una sola scarpa non sa cosa farsene. Buttando anche la mia seconda scarpa, almeno lui potrà gioire del mio paio di scarpe“
A cosa serve tenere per sé una scarpa sola?
Quante cose, per attaccamento, non lasciamo andare? Quante “scarpe singole” ci sono in noi?
E se invece imparassimo a lasciarle andare, potrebbero alleggerire noi stessi e dar beneficio anche a qualcun altro?
Buona Riflessione…
ciò che per noi è di “troppo” sicuramente ad altri può essere di buon uso. Ricordare uomini come Gandhi può condurci a cambiamenti semplici e possibili che a volte è facile dimenticare, non per pigrizia, ma per abitudine comportamentale