Quanto è importante l’ordine delle parole per una comunicazione efficace ed elegante?
“Non esiste una magia come quella delle parole.”
Anatole France
Chi di noi non ricorda la proprietà commutativa che è valida per le addizioni e le moltiplicazioni? Cambiando l’ordine degli addendi nell’addizione, e dei fattori nella moltiplicazione, il risultato finale non cambia.
Ma nella comunicazione umana non funziona!
Anzi, l’ordine delle parole, sia nella comunicazione scritta, che in quella orale, fa la differenza, fino a cambiare completamente il significato delle nostre frasi.
Gli studi sulla pragmatica della Comunicazione Umana sono stati i primi ad evidenziare e a divulgare questa importanza.
E secondo noi, chi si occupa di Coaching, di Formazione, di Risorse Umane e di Comunicazione e Marketing, deve conoscere questa importante regola e saper scegliere l’ordine ottimale delle parole in direzione degli obiettivi che si vogliono raggiungere.
Ma lasciamo spazio ad una storia che è un simpatico esempio:
Un novizio chiese al priore:
“Padre, posso fumare mentre prego?”.
Il priore sgridò il novizio con tono severo: “La preghiera è un’attività che necessita della massima attenzione!”Un secondo novizio chiese allo stesso priore:
“Padre, posso pregare mentre fumo?”.
Il priore lo lodò rispondendo: “Certamente figliolo, ogni momento è buono per pregare”.
Nella “storiella” è evidente che l’ordine delle parole influenza notevolmente la percezione dell’interlocutore, pur indicando, da un punto di vista pratico, la stessa identica azione.
Questo stesso effetto, ad esempio, può influenzare l’efficacia e l’eleganza della nostra comunicazione durante una sessione di coaching, in un discorso in pubblico, nei colloqui o durante una sessione di feedback.
“Le parole possono essere proiettili, ma possono anche essere squadre di soccorso.”
Jón Kalman Stefánsson
Buona comunicazione ordinata!
Piercarlo
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