È più importante la selezione o la formazione?
Spesso ci viene rivolta questa domanda, e come società di formazione potrebbe sembrare scontata la risposta. Ma non è così facile, anzi… Come formatori spesso ci scontriamo con la dura realtà di formare collaboratori che sono stato il frutto di un’errata selezione. Così come spesso ci troviamo a dover sopperire con la nostra formazione, a gap creati da un’assente, insufficiente o una sbagliata formazione, professionale e personale.
E quindi? Cosa fare? Migliorare la selezione? Sicuramente è un punto focale per l’ottimizzazione delle risorse umane. Ma se poi dopo aver scelto i “profili migliori”, non sappiamo formarli o non sappiamo fidelizzarli, a cosa serve? Quanto è probabile la fuoriuscita di questi alti profili dall’azienda?
Migliorare la formazione, magari con programmi continui e innovativi? Certamente anche questo è un punto essenziale. Anche se non tutte le aziende e i professionisti che fanno formazione raggiungono il successo aziendale e professionale, è vero anche che tutte le aziende e i professionisti di successo hanno fatto e fanno tanta formazione, continuamente. La formazione è una condizione necessaria ma non sufficiente e per questo deve integrarsi con altre condizioni, tra cui la buona selezione del personale.
Ecco che ai nostri clienti noi suggeriamo una strategia molto usata nel passato, che ad oggi è spesso dimenticata: integrare formazione e selezione. Usare la formazione come strumento di selezione, e la selezione come strumento per ottimizzare gli investimenti nella formazione, può essere estremamente efficace ed efficiente.
Molte aziende investono risorse (economiche, di tempo, mentali, etc…) in lunghi processi di selezione, per poi arrivare a formare personale selezionato che magari si rivelerà, durante la formazione o al primo impiego, non idonea. Formare un gruppo di aspiranti lavoratori, generando il giusto equilibrio tra sana competizione e sincera collaborazione (la COOPETIZIONE), può essere estremamente utile. Uno dei modi migliori per conoscere le persone è osservarle imparare. Uno dei modi per migliori per poter far fronte a periodi di carico lavorativo imprevisto è avere una rosa di persone conosciute e affidabili. E allora quale miglior modo che estendere gli investimenti del periodo formativo per le figure selezionate, alla figure da selezionare, per poi procedere in itinere alla selezione? In questo modo eventuali “fughe” possono essere subito arginate con sostituzioni affidabili, eventuali periodi di sovraccarico possono essere gestiti con personale conosciuto, etc…
Mi rendo conto che detto così, in una articolo di poche righe, possa sembrare semplicistico e “facile a scriversi”, ma per esperienza diretta e di molti nostri clienti, mi permetto di sostenere che se dietro questa modalità ci sono una valida progettualità e validi professionisti, la strategia è vincente, soprattutto nel medio-lungo termine.
Buona forma-selezione!
Piercarlo