
Quanto è importante mappare le performance nel Coaching Sportivo?
Nel Coaching Sportivo ci sono due variabili imprescindibili che ogni Coach deve considerare nella propria attività: il fattore umano, quindi il singolo atleta come persona unica, e la performance di riferimento, quindi l’unicità e le caratteristiche dello sport.
Il fattore umano è indiscutibilmente unico e fondamentale.
Ogni atleta è una persona irripetibile con caratteristiche uniche e questa unicità deve essere rispettata e valorizzata dal percorso di Coaching Sportivo.
L’altro elemento fondamentale da valutare è la tipologia di performance sportiva. Per questo motivo nella nostra Scuola Coaching abbiamo sviluppato un modello di mappatura che aiuta il Coach a capire su quali aspetti lavorare con il Coachee o con la squadra.
Già se uno sport è di squadra o individuale è un fattore di cui bisogna tener conto.
Gli sport di squadra probabilmente richiedono un lavoro sulla comunicazione interna alla squadra stessa, mentre negli sport individuali è più probabile lavorare solo sulla comunicazione tra l’atleta e il suo staff di supporto.
C’è differenza tra sport a corpo libero, sport che utilizzano strumenti, veicoli o addirittura animali (come ad esempio l’equitazione).
Così come bisogna tenere conto se la prestazione è singola o in opposizione, se in contemporanea o differita, e se prevede un semplice confronto o addirittura uno scontro.
E quali sono i parametri di valutazione/giudizio/vittoria?
Si vince grazie al fattore tempo, o ci sono dei punteggi?
Il punteggio è inequivocabile, come nel caso della pallavolo, o a discrezione di una giuria, come nella ginnastica artistica?
Dove si gareggia? Al chiuso o all’aperto? Il fattore meteo può influenzare la performance?
Una disciplina come i tuffi, in cui la performance è di pochissimi secondi e influenzata tantissimo dalla propriocettività e dalla capacità di mantenere la concentrazione prima del momento performativo, è indubbiamente differente dal triathlon, che comporta tempi prolungati, sforzi fisici decisamente diversi e un confronto continuo con fattori ambientali esterni come l’acqua e le condizioni metereologiche.
La tipologia di performance, in combinazione con le caratteristiche dell’atleta e le sue esigenze, determina quindi il lavoro di coaching sportivo da fare per supportare l’atleta nello sviluppo delle proprie prestazioni.
Nascono così le infinite possibilità di lavoro del Coaching Sportivo: dal lavoro sulla comunicazione interna di una squadra di calcio alla concentrazione pre-tuffo, dalla gestione dei flussi di pensiero in una performance di lunga durata come il triathlon alla gestione dell’emotività negli sport di combattimento, dalla capacità di mantenimento dello sforzo nel canottaggio alla capacità di non farsi influenzare dal tifo e dai rumori necessaria in moltissimi sport.
Fino al supporto nella gestione delle dinamiche comunicative e relazionali con giornalisti, tifosi, federazioni e altri team.
In pratica il Coaching Sportivo si confronta con la complessità del mondo della performance, e come ogni complessità, prima di essere affrontata, deve essere analizzata, compresa e capita i ogni minimo dettaglio.
Buona mappatura delle performance e buon coaching sportivo!
Piercarlo