Lettera aperta ai responsabili HR e della Formazione.
Cari responsabili della formazione e delle funzioni HR,
vi scriviamo questa lettera per sottoporre alla vostra attenzione alcune semplici richieste di noi lavoratori.
Apprezziamo molto il vostro interesse per la nostra formazione, e a tal proposito abbiamo alcune osservazioni che possono aiutare tutta l’organizzazione.
In alcune attività formative ci farebbe piacere anche la vostra presenza, per capitalizzare ancora di più gli apprendimenti e condividerli. Spesso ci avete fatto seguire corsi in cui ci parlavano di ascolto attivo, e quale migliore occasione per confrontarci e ascoltarci tra di noi tutti insieme? Ci avete dato l’opportunità di partecipare a corsi sulla sintonia, e quale miglior momento per svilupparla anche con voi che coordinate il nostro sviluppo professionale? Avete ingaggiato formatori capaci di insegnarci a dare e ricevere feedback, e quale miglior momento per scambiarceli tra di noi apertamente, in modo funzionale e sotto la supervisione di esperti?
Così come voi credete che la formazione possa far bene a noi, noi crediamo che possa far bene a tutta l’organizzazione. Se ci formiamo tutti è meglio per tutti. Nessuno escluso.
Così come voi vi perfezionate sugli strumenti di valutazione, sarebbe utile aprirci tutti all’essere valutati nelle proprie funzioni. È più stimolante vivere in un’azienda con un sistema di valutazione circolare a 360°, anziché limitarsi ad una valutazione top-down.
Quando scegliete quella che secondo voi potrebbe essere la formazione più utile per noi, vi chiediamo di poterci coinvolgere prima.
A volte arriviamo in aula e troviamo formatori che non sanno neanche chi siamo e di cosa ci occupiamo. Così come a volte ci ripetono argomenti risaputi e molto generici.
Se potete, evitate quei corsi in cui argomentano temi scontati, del tipo “l’ascolto è importante“, “siate gentili“, “fate attenzione al cliente“, “siate collaborativi“, “siate motivati“, “siate orientati al risultato”, “credete in voi stessi”. Bisogna essere veramente motivati per non andarsene di fronte a certe ovvietà!
Altre volte, invece, ci presentano noiose slide per ore, senza mai farci una domanda, senza creare un minimo di interazione, senza neanche un esercizio. Teorie su teorie, senza un briciolo di pratica.
E la soluzione a questa “noia formativa” non sono neanche quelle giornate divertenti e di outdoor a cui ogni tanto ci invitate. A volte può essere più piacevole e più formativo fare la “scampagnata” tra di noi senza il formatore di turno che ci parla di come far squadra. E magari è anche un free lance che lavora da solo e che non conosce minimamente le logiche organizzative, se non quelle dei giochi che conduce, mentre noi collaboriamo da decenni riuscendo a superare grandi difficoltà.
Prima di farci seguire un piano di formazione verificate che i formatori abbiano contenuti pratici e “saperi operativi”, che capiscano le difficoltà organizzative, che sappiano tenere alta l’attenzione, senza però pretendere di coinvolgerci in strani balletti o farci battere il cinque ogni cinque minuti! Evitate di sottoporci alle “prediche dei motivatori”: quanto si può essere motivati a lavorare per chi crede che non siamo motivati?
Evitate di farci fare percorsi lunghissimi, se non necessario. E se possibile evitate le giornate da 8 ore di formazione. Meglio due mezze giornate da 4 ore. Preferiamo i percorsi ai singoli corsi, che spesso, se fatti bene e di valore, fanno venire l’acquolina in bocca ma non proseguono.
Evitate i formatori che arrivano tardi e quelli che non rispettano i tempi e le pause. Noi cercheremo di fare altrettanto.
Vi preghiamo, dateci contenuti di valore, strumenti di valore e professionisti di valore, e vedrete che noi vi daremo ancora più valore.
Evitate ci farci fare i team building in cui dobbiamo gareggiare tra di noi: la competizione, anche se divertente, stride con lo sviluppo della cooperazione. Sono stati organizzati dei team building in cui alcuni vincono a altri, anche se non perdono, comunque non vincono. Forse sarebbero più proficue quelle attività formative in cui o tutti vinciamo o tutti impariamo, e così impareremo sempre e comunque.
Evitate anche di inviarci in formazione per poi chiamarci continuamente per difficoltà lavorative. Createci uno spazio formativo protetto e cercate di rispettarlo il più possibile.
Ingaggiate formatori che ci chiamino per nome, disponibili ad ascoltarci veramente, disposti a capirci e ad adeguare i propri programmi in funzione dei nostri bisogni e delle nostre esigenze di apprendimento e di miglioramento. Ingaggiate formatori con cui si possa scherzare, che non ci trattino come bambini, ma che sappiano rendere leggera e divertente una giornata di formazione e che sappiano coniugare apprendimento e divertimento.
Soprattutto, fateci seguire solo quella formazione capace di darci strumenti spendibili sul lavoro dal giorno dopo. Strumenti pratici, concreti e applicabili.
E se possibile, ogni tanto venite insieme a noi nelle attività di formazione…
Grazie per l’attenzione!
I vostri collaboratori…
PS: leggi la lettera dell’HR manager / Resp.le della Formazione ai collaboratori