Siamo sicuri che basti saper parlare IN pubblico?
Si parla spesso di Parlare IN Pubblico, ma secondo noi non basta.
Questa formula di definizione fa perdere molto del valore che invece dovrebbe esserci nell’arte oratoria.
Per parlare IN pubblico basta andare in qualsiasi piazza e parlare, anche se nessuno ci ascolta veramente. Basta andare in qualche convegno per vedere molti relatori che parlano IN pubblico senza che nessuno li ascolti: hanno delle persone intorno e parlano, non preoccupandosi o essendo incapaci di catturare l’attenzione dei presenti.
Per questo motivo la vera arte oratoria ci invita a fare altri tre passaggi.
Il primo passaggio è imparare a parlare AL pubblico: bisogna rivolgersi a qualcuno nello specifico.
Il passaggio da IN a AL pubblico ci obbliga a trasformare un qualsiasi discorso in un DISCORSO MIRATO, che deve essere calibrato sugli ascoltatori, nella forma e nei contenuti.
Parlare a dei bambini dell’asilo sarà diverso dal rivolgersi ad una platea di liberi professionisti, e lo stesso argomento richiede delle variazioni comunicative importante.
Questo cambio ci invita a farci la domanda: cosa farebbe percepire che mi sto rivolgendo a loro?
Il secondo passaggio è dal parlare AL pubblico al parlare COL pubblico: così il nostro discorso inizia a prendere in considerazione anche la RELAZIONE con i nostri ascoltatori.
Parlare COL pubblico richiede di avere strumenti di interazione, il saper rispondere alle domande, il saper gestire le obiezioni e l’aprirsi al feedback di qualsiasi tipo. Ovviamente questo passaggio fa sentire il pubblico più coinvolto.
Ma l’obiettivo finale di un abile oratore è quello di parlare PER IL proprio pubblico. Ecco che l’oratore diventa utile e il suo discorso offre del vero valore aggiunto ai propri ascoltatori. L’uditorio si sente al centro dell’attenzione, coinvolto e considerato nei propri bisogni e nei propri desideri. Ogni aspetto del discorso non è casuale, sia nella forma che nei contenuti. La progettazione è attenta ad ogni dettaglio, il che permette di potersi destreggiare di fronte alle variabili delle esigenze del pubblico. Nel parlare PER IL pubblico, ovviamente il livello di soddisfazione della platea diventa il termometro di valutazione e autovalutazione del discorso e dell’oratore.
IN, AL, COL, PER IL: potrebbe sembrare un semplice gioco di preposizioni, ma invece per noi rappresenta un’evoluzione delle proprie abilità di Public Speaking.
Piercarlo
Scarica il nostro ebook sugli ERRORI DA EVITARE NEL PUBLIC SPEAKING