Lo consigliamo da anni: leggete prima di frequentare i corsi.
“Leggo per legittima difesa.”
– Woody Allen –
Di tutti i nostri corsi pubblichiamo in anticipo la bibliografia di riferimento. Così come a chi si candida alla nostra Scuola Coaching inviamo la bibliografia completa di tutta la Scuola prima di iscriversi e, successivamente, prima di ogni corso inviamo la bibliografia specifica di quel corso, con il suggerimento di leggere almeno i primi testi PRIMA del corso.
Molti ci chiedono come mai?
Spesso siamo abituati a pensare alla lettura e alle bibliografie come semplici approfondimenti. Quasi come se fosse del concime da usare per coltivare il terreno del nostro apprendimento.
Noi, invece, siamo dell’avviso che bisogna sia preparare un terreno prima della semina, sia concimare e innaffiare dopo la “semina” stessa.
“Persone che ti consigliano libri e libri che ti consigliano persone.”
– Anonimo –
Nella nostra scuola alcune letture, quelle obbligatorie, rappresentano la preparazione del terreno. Il corso, con la sua didattica e le sue esercitazioni rappresenta la semina. Le letture di approfondimento e i laboratori di pratica sui casi reali rappresentano l’innaffiare e il concimare successivi.
Questo approccio, nella nostra esperienza, permette di:
– velocizzare i processi di apprendimento durante la “semina” (il corso);
– usare un linguaggio comune ed esempi/casi condivisi nei testi;
– fare ordine durante il corso di quanto letto, capito e appreso.
Quest’ultimo punto è per noi molto importante.
Alcuni modelli, come il Coaching Strategico del Prof. Giorgio Nardone, hanno tanti strumenti, tante logiche e tanti dettagli cui far attenzione. La sua forza è proprio questa: permette di affrontare le infinite possibilità dei possibili casi di coaching. Leggere prima, permette di conoscere tutti questi strumenti in anticipo. Sarebbe come aprire una scatola di puzzle e iniziare solamente a girare tutti i pezzi dal lato dell’immagine da comporre. I vari corsi poi spiegano come ricomporre il “puzzle”. E sapere che tutti i partecipanti, o la maggior parte, hanno i pezzi già visti e girati dal giusto lato, facilita e velocizza la spiegazione e l’apprendimento.
Sapendo che, come già scritto in altri articoli e nel nostro ebook sul Coaching, costruire un puzzle di competenze professionali richiede tempo e dedizione. Per questo consigliamo di leggere prima: in modo da costruirlo con più facilità, con maggiore cognizione di causa e con approccio attivo da ricercatori e non da semplici “fruitori” di corsi.
Come scuola di coaching e di formazione consigliamo questo approccio all’apprendimento a 360°: non limitatevi a leggere e studiare solo dopo un corso/percorso, ma fatelo anche e soprattutto PRIMA e DURANTE.
E se vi occupate di apprendimento, suggeritelo ai vostri studenti/corsisti.
Così un formatore può suggerire di leggere un libro prima del corso; e, come suggerito dall’approccio “flipped classroom” gli insegnanti possono chiedere di studiare un argomento prima della lezione sull’argomento stesso.
Inoltre, questo approccio permette di trasformare la lezione e il corso in un’azione di gruppo, caratterizzata da proattività e cooperazione.
Ovviamente, laddove non vi viene indicata, siate proattivi nel chiedere e nel cercare la bibliografia di riferimento e iniziate a leggere prima di accedere alla formazione.
Non mi resta che augurarvi “buona lettura”!
Piercarlo