Quali domande bisognerebbe fare prima di scegliere una Scuola di Coaching?
Prima di scegliere una Scuola Coaching è bene informarsi.
Informazioni che spesso vengono richieste sulla base dei propri parametri di valutazione: molti scelgono la scuola che dura meno in ordine di tempo, altri quella che costa meno, altri ancora quella che dura di più o che costa di più in assoluto. Così come c’è chi sceglie le scuole che sottopongono a prove estreme, o chi sceglie sulla base della fama e della visibilità dei docenti.
Ma pur rispettando la soggettività della valutazione, secondo noi ci sono delle domande che è bene porre ad una Scuola di Coaching, a prescindere dalla durata, dai costi e dagli approcci metodologici (che ovviamente non sono trascurabili).
Proprio perché il Coaching vive di domande, secondo noi è importante iniziare da subito ponendo quelle giuste.
1 – QUANTI CASI REALI DI COACHING SEGUITI DAI DOCENTI/COACH POTRÒ VISIONARE DURANTE LA FORMAZIONE?
Incontriamo molti Coach e a quasi tutti abbiamo chiesto a quanti casi reali seguiti dai propri docenti hanno potuto assistere o hanno potuto visionare durante la scuola. La maggior parte risponde “nessun caso reale“, se non qualche simulazione in aula o qualche video. Nella maggior parte dei casi si tratta di una singola sessione e quasi mai di casi interi, dalla prima all’ultima sessione. Secondo noi è importante poter osservare i docenti al lavoro su casi reali (e quindi non simulate) e, soprattutto, dall’apertura fino alla chiusura del caso. Per questo motivo nella nostra Scuola è possibile seguire dal vivo moltissimi casi reali e poter visionare i video dei docenti in azione.
2 – QUANTI CASI REALI DI COACHING POTRÒ SEGUIRE CON LA SUPERVISIONE DEI DOCENTI?
Se è importante visionare i casi reali di Coaching condotti dai docenti esperti, è ancor più importante poter far pratica in prima persona su casi reali e con un’adeguata supervisione. Questo vuole dire sperimentarsi in prima persona su casi reali, e non su siumulazini, dalla prima fino all’ultima sessione, con una supervisione in presenza che permette di correggere eventuali errori e capire meglio le dinamiche e il processo di Coaching.
3 – QUANTE ORE DI PRATICA SU CASI REALI DI COACHING SONO RICHIESTE?
La pratica, per diventare esperienza, ha bisogno di ore ed ore di esercizio. E in un settore, come quello del Coaching, dove molti si improvvisano e dove pochissimi hanno esperienza concreta, secondo noi è importante fare pratica su casi reali prima della qualifica e per ore e ore. È come accumulare “ore di volo” per i piloti: non si può prendere il “brevetto” senza un minimo di ore di volo.
4 – QUANTI CASI REALI DI COACHING È POSSIBILE SEGUIRE/VISIONARE DALLA PRIMA ALL’ULTIMA SESSIONE?
Pochissime scuole fanno fare pratica su casi reali o fanno visionare casi reali. Meno scuole ancora fanno visionare i casi dalla prima fino all’ultima sessione. Secondo noi, invece, è fondamentale poter seguire e visionare casi reali dalla prima all’ultima sessione, per avere un’idea chiara del processo completo e delle variabili che ci sono nell’attività di coaching, compresa la dispersione dei clienti o le resistenze al cambiamento dei coachee.
5 – DOPO LA FORMAZIONE DA COACH È POSSIBILE PROSEGUIRE CON LA PRATICA E LA SUPERVISIONE SU CASI REALI?
La ricchezza di un professionista del Coaching non è data solo dalla qualità del percorso di formazione, dal modello di riferimento, dell’efficacia e dalla validità dei protocolli e delle tecniche apprese, ma anche dalla possibilità di confrontarsi con altri colleghi o con la propria Scuola di appartenenza, sui propri casi reali e o sui casi di altri. Per questo è importante avere la possibilità di mantenere attivo questo confronto e la supervisione nel tempo.
Buone domande e buon Coaching!
Piercarlo
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