Le basi necessarie per studiare, praticare e svolgere il coaching.
Secondo noi hai bisogno di studiare i PRINCIPI del COACHING se:
- non sai cos’è il coaching;
- non conosci le differenze tra il coaching e gli altri interventi a supporto della persona (counselling, consulenza psicologica, terapia);
- non conosci le differenze tra il coaching e gli altri interventi a supporto delle organizzazioni (formazione, facilitazione, consulenza);
- non conosci le norme e le leggi che regolamentano (poco) il coaching in Italia;
- coordini persone e team e hai difficoltà a stimolare il loro sviluppo;
- lavori nel mondo HR;
- lavori nel mondo della formazione;
- lavori nel mondo della consulenza;
- nel tuo lavoro le relazioni sono fondamentali…;
- se usi le seguenti frasi:
– “sono un coach certificato”, “lei/lui è una/un coach certificata/o”…
– “ho un diploma di coaching”
– “ho frequentato una scuola di coaching certificata”
– “ho una certificazione da coach…”
– “sono accreditato come coach presso…”
– “sono un coach abilitato…”, “ho l’abilitazione da coach…” - se non hai mai assistito ad almeno 5 casi reali di coaching interi, quindi dalla prima fino all’ultima sessione di chiusura, condotto da un coach professionista con clienti veri (quindi perfetti sconosciuti);
- se non hai mai assistito ad almeno 15 sessioni di coaching su casi reali di coaching;
- se non conosci le diverse tipologie di coaching;
- se non conosci le diverse categorie logiche dei casi di coaching;
- se pensi che la pnl sia coaching;
- se pensi che il coaching sia formazione;
- se pensi che il coaching si occupi di consapevolezza;
- se pensi che il coaching sia fare “domande potenti”;
- se pensi che per svolgere la professione del coach serva un titolo specifico;
- se non hai mai visto un modulo di attivazione di un caso di coaching
- se non hai mai visto un modulo di valutazione di un caso di coaching
- se non hai un protocollo di coaching (inteso come “sequenza logica” a supporto dei vari percorsi);
- se non hai mai visto chiudere un caso reale di coaching;
- se non hai mai assistito ad un “invio professionale” (casi in cui il coach invi il cliente ad una categoria professionale diversa);
- se non hai mai assistito ad un caso reale di coaching di successo pieno;
- se non hai mai assistito ad un caso reale di coaching di successo parziale;
- se non hai mai assistito ad un caso reale di coaching di insuccesso;
- se non hai mai assistito a sessioni di feedback e supervisione dopo una sessione di coaching.
Queste, secondo noi, sono le BASI.
E come nelle arti marziali, per diventare cintura nera devi conoscere bene le basi della cintura bianca…
Con delle buone basi non diventi coach… ma ti orienti meglio, eviti di fare brutte figure quando incontri qualcuno/a con molta esperienza e puoi sostenere delle solide argomentazioni.
E se vuoi diventare coach?
Solo su basi solide si possono sviluppare le competenze di coaching grazie allo studio e alla pratica supervisionata su casi reali e con clienti veri.
E se lo sei già ma senti di non avere basi solide?
Puoi fortificare le tue fondamenta con una buona formazione…
Buone basi e buoni PRINCIPI di COACHING!
Piercarlo