Perché dovresti richiedere del tutoraggio nella tua formazione da Coach
Da anni sosteniamo che non si può apprendere il Coaching senza due elementi pratici essenziali:
1 – assistere a casi reali interi condotti da professionisti/docenti;
2 – condurre casi reali interi (con clienti esterni e quindi sconosciuti) ricevendo supervisione.
Con questa idea nel 2016 abbiamo iniziato a condurre casi reali interi durante i corsi (invitando coachee esterni), per poi sviluppare ulteriormente l’idea con l’attività dei nostri Coaching LAB settimanali, dove si svolgono casi reali e le cui attività principali sono quattro:
1 – supervisione a casi reali condotti dai docenti/coach;
2 – supervisione a casi reali condotti dai corsisti (sia in diretta o con le video registrazioni);
3 – esercitazioni pratiche tra corsisti.
Le prime due attività vengono svolte in due modalità: supervisionando la sessione in diretta (quindi con coach che svolge coaching con il coachee presente nel laboratorio), ed in questo caso il feedback ed il confronto si svolge a fine sessione, oppure supervisionando la videoregistrazione della sessione precedentemente svolta, ed in questo caso l’analisi della sessione, i feedback ed il dibattito si svolge in più momenti mettendo in pausa il video della sessione di coaching.
Quest’attività laboratoriale, che ormai ci distingue da tutte le Scuole di Coaching d’Europa (eh sì, abbiamo fatto un’attenta analisi), viene svolta tutte le settimane, 3 volte a settimana, per oltre 300 ore l’anno e circa 60 casi reali interi di Coaching e permette ai coach che si formano con noi di poter rispondere a due domande che solitamente mettono in imbarazzo il 99% dei coach:
– “A quanti casi reali interi di coaching condotti dai tuoi docenti hai assistito durante la tua formazione come coach?”;
– “Su quanti casi reali interi hai ricevuto feedback e supervisione durante la tua formazione?”.
Inoltre permette a noi, come Scuola di Coaching, di poter dire di aver rilasciato un attestato da Coach solamente a chi abbiamo visto svolgere coaching su almeno 4 casi reali per un minimo di 20 ore.
Ma siccome siamo “malati” di “migliorite acuta”, abbiamo fatto un ulteriore passo avanti istituendo la figura del “tutor” che permette di ricevere un supporto individuale personalizzato nel percorso di Scuola Coaching.
Ogni corsista ha una/un tutor di riferimento a cui può rivolgersi per:
– ricevere supervisione ai propri casi reali di coaching;
– fugare dubbi e rispondere a domande (oltre i momenti didattici);
– pianificare il proprio percorso personalizzato, dalla frequenza dei corsi all’accesso ai coaching lab;
– compilare il proprio libretto del corsista per avere una visione d’insieme del percorso;
– confrontarsi sulle letture obbligatorie, i libri consigliati e i materiali didattici;
– ricevere supporto per accedere all’area didattica riservata e alle registrazioni dei corsi e dei casi reali di coaching;
– personalizzare il percorso sulla base delle proprie esigenze e preferenze.
Quali sono i feedback dei nostri corsisti su questa novità introdotta da poco?
A dir poco entusiasti… anche perché abbiamo esteso questa novità a tutti i corsisti, anche a quelli delle edizioni passate, omaggiando loro un pacchetto di ore di tutoraggio individuale che si somma alle decine di ore di supervisione già ricevuta nei Coaching LAB.
Ed è con grandissimo piacere che vi presentiamo i nostri primi cinque tutor… che stanno dando un incredibile impulso alla nostra Scuola Coaching.
Vi ringraziamo pubblicamente per il lavoro svolto, per quello che svolgerete… e perché i corsisti non fanno altro che parlar bene di voi!
Buon coaching e… buon tutoraggio!
Piercarlo