Oggi voglio condividere con voi l’importanza di IMPARARE a LEGGERE i META-MESSAGGI.
Ieri, su facebook sono stato taggato in un video in cui un uomo picchiava con una bacchetta, con molta violenza, alcuni bambini. Il titolo del video è “classico pezzo di merda vigliacco” (scusate ma lo riporto così come è scritto). Non si capisce bene dove siano: forse una scuola o un istituto di accoglienza per bambini (ci sono frigoriferi, sedie e scivoli per giocare, quindi non è una casa privata). Sembra in un paese mediorientale. Nelle condivisioni i messaggi erano del tipo “condividiamo e facciamo arrestare questo pezzo di merda”. Non vi dico la natura delle centinaia di commenti: “lo ucciderei allo stesso modo”, “pezzo di merda”, “gli taglierei le mani”… etc…
Immediatamente ho richiesto che venisse eliminato il mio nome da quel video (anche privatamente). La persona che mi ha taggato, non ha eliminato il tag, ha cancellato il mio commento, non mi ha risposto, mi ha tolto l’amicizia ed ha scritto “in quanto madre, donna e insegnante sento il dovere di denunciare le violenze sui bambini. Chi è contrario può eliminarsi dai miei amici.”
Bene. Ora andiamo a leggere insieme quanti meta-messaggi ci sono e in quante trappole possiamo cadere senza rendercene conto.
Per prima cosa, un video del genere non è una denuncia, ma è un’esaltazione di quella violenza e l’alimenta con il sensazionalismo. Ma chi è che di fronte ad uno che pratica violenza su dei bambini, anziché intervenire, accende la telecamera e fa un video? Mentre il violento sa anche di essere ripreso! Complicità? Forse si! Sapete che una visualizzazione video su youtube vale circa un centesimo di dollaro? Quindi, moltissime persone registrano, o condividono solo video sensazionalistici per raggiungere migliaia e milioni di visualizzazioni e guadagnare con i programmi pubblicitari. Un video che fa circa 1 milione di visualizzazioni aderente ad un programma pubblicitario, produce per chi lo ha caricato, circa 10.000 dollari di guadagni! E noi cosa facciamo con le nostre visualizzazioni? Lo facciamo guadagnare! Bene. Basta saperlo.
Mettiamo il caso della persona debole che non possa intervenire. Giustamente registra l’accaduto per denunciare il violento… giusto? Ma la denuncia non si fa su facebook. Si porta il video al posto di polizia. Come mai il video è arrivato on-line?
Condividendo queste oscenità e violenze, non le combattiamo. Anzi, le alimentiamo doppiamente. Nei violenti stimoliamo l’emulazione (sia alla violenza che al sensazionalismo e al voler essere video-ripresi). E negli altri che si siedono sulla sedia del “gran-giudice” la alimentiamo con commenti che sono al pari del protagonista del video: “lo ucciderei”, “gli taglierei le mani”,… etc…
La violenza, anche se in risposta ad una violenza subita, non è giustizia.
Inoltre, il nostro sdegno non risolve il problema. Anzi. Al mondo non serve chi giudica. Al mondo serve chi interviene. Il tempo trascorso a guardare e condividere queste oscenità, secondo me, sarebbe meglio investito se trascorso a fare beneficenza o volontariato, magari proprio in un istituto di accoglienza per bambini. Dobbiamo imparare che ciò che vuole chi veramente ci manipola, non è il nostro giudizio, ma la nostra attenzione. Nell’era dei “mi piace” e delle “visualizzazioni”, ciò che produce denaro e profitto, è l’ATTENZIONE, non il giudizio. Così anche in TV. Se un programma è di basso valore culturale, ma tutti lo guardano, va avanti. Se un programma ha un alto valore culturale, ma ha pochi spettatori, viene cancellato. Per questo “il grande fratello” (che secondo me di fratellanza ha poco!) ha più spettatori di Quark! E per questo motivo non guardo la TV da 20 anni!
Attenzione… perché è proprio con la nostra attenzione che alimentiamo la “cultura della spettacolarità e degli spettatori” di cui spesso siamo vittime. Non possiamo essere spettatori della vita e di quello che ci succede intorno, ma attori, partecipi e responsabili. Ci fanno credere che guardando partecipiamo, che condividendo denunciamo, che comunicando il nostro sdegno il mondo migliora… ma, secondo me, non è così!
Dobbiamo imparare ad essere strategici. Così come ha fatto la federazione internazionale di calcio. Ho scoperto da poco che, per policy, non inquadrano più le “invasioni di campo”. Oh… finalmente un po’ di strategia! Anziché creare nuove barriere, muri più alti e impiegare più poliziotti, hanno deciso di ignorare mediaticamente questi atti. Che la faccio a fare un’invasione di campo se poi nessuno mi vede? Sicuramente non risolverà al 100% il problema… ma lo ridurrà drasticamente. E alcune persone non sapranno neanche mai cosa sia un’invasione di campo. Viene a mancare loro il modello comportamentale.
Attenzione a ciò che condividiamo.
Da decenni gli studi di psicologia sociale ci dicono che alcuni reati vengono commessi solo per emulazione di altri reati divulgati in precedenza. Fino a quando non diventerò personalmente direttore di una testata giornalistica, non potrò decidere cosa divulgare, ma posso decidere cosa guardare e cosa no, e cosa condividere. Questo non vuol dire dimenticare o non diffondere la cultura della memoria storica. Mi chiedo quanti di quelli che pubblicano questi video violenti sanno quale sia la data degli attacchi nucleari a Hiroshima e Nagasaki (oggi, 9 agosto, ricorre Nagasaki). Va bene anche comunicare il proprio sdegno, ma pensiamo bene a come lo comunichiamo e cosa in realtà divulghiamo senza saperlo.
Ci sarebbero poi altri meta-messaggi? Si, moltissimi. Siccome il video credo che sia registrato in medio-oriente, è pieno di commenti discriminanti della cultura araba (e ancora una volta interviene la SEPARAZIONE). Anche nei comportamenti della persona che mi ha taggato ci sono molti meta-messaggi da leggere: ad esempio, violenza è taggare una persona in un video del genere senza averne il permesso. Così come non posso non notare le mancate risposte ai miei messaggi di cancellazione del tag. E non posso non notare la cancellazione dalle amicizie. Questi comportamenti, sono ESEMPI, più forti dei video condivisi. Divulgando un video violento con l’autoinganno di diffondere la cultura dell’amore, questa persona con i suoi comportamenti difensivi ha trasmesso la cultura del non rispettare la volontà altrui, del non rispondere, del non chiedere “scusa” (comunque non era neanche richiesto), del fare gli offesi, dello scrivere messaggi da giudice, dell’alimentare e accettare commenti violenti, e del diventare vittime della cultura da spettatore… etc…
Ma ribadisco, questa è solo la mia umile opinione. Rispetto comunque chi condivide questi meta-messaggi secondo me negativi, ma IO NON LI CONDIVIDO e NON VOGLIO DEDICARE ALLA LORO DIFFUSIONE NEACHE UN MINUTO DEL MIO PREZIOSO TEMPO! PREFERISCO PASSARLO NELLE CASE FAMIGLIA A GIOCARE CON I BAMBINI… e non sui social a giudicare il mondo!
Buona Pace a tutti!
Piercarlo
d’accordo su tutto, tranne su una cosa: quark fa più danni del grande fratello. sembra incredibile, però è così: una trasmissione che si spaccia per scientifica e culturale e, invece, diffonde menzogne e mezze verità (a meno che non si tratti di spiegare come si accoppiano due leoni, o come arriva ad ebollizione l’acqua) è quanto di peggi opossa esistere al mondo. subdola e dannosa.
ma a parte questo, il resto è condivisibile al 100% 😉