
Sei un capo o un Leader?
A questa domanda la maggior parte di noi probabilmente risponderebbe dicendo “io sono un leader”. Ma per evitare autoinganni disfunzionali, dobbiamo passare dalla logica della definizione alla praticità delle azioni.
Quindi la domanda diventa: “Quali sono le differenze tra le due figure?”
- Un capo dice “IO” e “TU/VOI”, un LEADER dice “NOI”.
Questa è la prima grande differenza: il primo tende a considerarsi una figura separata dal gruppo, il secondo si sente parte del gruppo e se ne sente responsabile.
. - Un capo usa le persone per crescere, un LEADER fa crescere le persone.
Entrambi hanno a che fare con delle persone, ma mentre il primo le usa per poter emergere personalmente all’interno dell’azienda, il secondo punta a far emergere i talenti dei propri collaboratori.
. - Un capo ordina, un LEADER coordina.
Un capo tende a dare quasi sempre ordini, usa un linguaggio direttivo e pieno di imperativi; difficilmente dice “per favore”, o “potresti?”. Un Leader, invece, è cooperativo, usa un approccio strategico alla comunicazione, sa formulare richieste, domande, e sa che deve essere direttivo e usare gli imperativi solo in situazioni critiche e di emergenza.
. - Un capo giudica, un LEADER osserva.
In ogni azienda ci sono collaboratori che parlano di loro e tra di loro, di malumori, di opinioni, etc… Un capo giudica penalizzando o premiando, mentre un Leader osserva e ascolta, cercando di capire cosa gli altri pensano e provano per poterli supportare al meglio.
. - Un capo “sgrida”, un LEADER dà feedback.
Un capo è vittima della logica premio/punizione e tende a giudicare i collaboratori fino a sgridarli ripetutamente o ad averne dei favoriti. Un Leader, invece, sa dare correttamente feedback specifici, li dà continuamente a tutta la squadra e li richiede.
. - Un capo parla solo, un LEADER ascolta sempre.
Un capo deve sempre dire la sua, impone la sua opinione e vuole sempre l’ultima parola. Un Leader ascolta sempre i vari punti di vista all’interno della squadra, riuscendo ad esprimere con eleganza il proprio punto di vista in modo persuasivo.
. - Un capo mette paura, un LEADER ispira motivazione e rispetto.
Un capo cerca di esercitare il potere attraverso l’autorità e il ruolo, generando paura nei suoi collaboratori. Un Leader, invece, ispira motivazione, entusiasmo, passione e rispetto: conquista autorevolezza con il suo comportamento.
. - Un capo dice “fate”, un LEADER dice “facciamo”.
Un capo assegna incarichi, anche in modo direttivo, e si “tira fuori” dal campo di gioco. Un Leader si dà da fare sempre, guida con l’esempio, e anche quando delega si sente comunque corresponsabile e supporta la squadra nelle attività assegnate.
. - Un capo è incongruente, un LEADER guida con l’esempio.
Un capo è molto spesso incongruente. Dice di fare attenzione ai valori aziendali e spesso è il primo a disattenderli. Un Leader, invece, guida con l’esempio. Per questo motivo spesso non parla neanche dei valori: li condivide e li vive pienamente nella sua quotidianità aziendale.
. - Un capo è focalizzato sui prodotti e sui processi, un LEADER sulle persone.
Un capo pensa sempre a migliorare e ottimizzare i prodotti e i processi, anche a costo di trattar male le persone. Un Leader sa che sono le persone a migliorare prodotti, servizi e processi, e per questo è focalizzato sul benessere delle persone: collaboratori e clienti.
. - Un capo pensa a breve termine, un LEADER a lungo termine.
Un capo pensa solo agli obiettivi di breve termine, e spesso ai suoi obiettivi personali. Un Leader ha una VISION di lungo periodo che ne guida ogni scelta e ogni comportamento.
. - Un capo si prende i meriti, un LEADER riconosce i meriti.
Un capo pensa a far primeggiare la propria figura e il proprio ruolo, anche a costo di assegnare a sé i meriti altrui. Un Leader invece riconosce agli altri i propri meriti pubblicamente, congratulandosi e stimolando la proattività e l’iniziativa individuale.
. - Un capo è lunatico, un LEADER ha Equilibrio Emotivo.
Un capo molto spesso cambia umore, “perde le staffe” o è esageratamente entusiasta: spesso è fuori luogo e il suo stato emotivo viene imposto nell’ufficio, come una specie di risonanza negativa. Un Leader ha un buon Equilibrio Emotivo, ascolta e gestisce le proprie emozioni, ascolta le emozioni altrui e sa supportare gli altri nei momenti di disequilibrio emotivo.
. - Un capo è un problema, un LEADER risolve problemi.
Un capo molto spesso genera con i suoi comportamenti e le sue decisioni problemi, anche solo relazionali. Un Leader, invece, è un problem solver, e trasforma ogni situazione in un’opportunità.
. - Un capo soffre le differenze, un LEADER le valorizza.
Un capo ha difficoltà a gestire le varie differenze interne, le soffre, non le accetta, e spesso genera conflitti. Un Leader considera le differenze come un valore essenziale e una ricchezza aziendale, riuscendo a farle accettare anche ai propri collaboratori.
. - Un capo ha dipendenti, un LEADER ha collaboratori.
Un capo parla del proprio “gruppo” riferendosi a loro come “dipendenti”. Un Leader tratta le persone come collaboratori, creando così una vera e propria “squadra”.
Mi vengono in mente tante altre differenze, ma credo che riuscire a individuare le proprie aree di miglioramento all’interno di questi 16 argomenti possa essere un buon inizio.
Buona Leadership!
Piercarlo