Si parla sempre più spesso di Team Building, ma quante tipologie ne esistono?
Da tempo siamo impegnati a divulgare l’idea che il Team Building non è un’attività, né un corso, ma un processo. Questo processo, che è costituito da aspetti formali, non formali ed informali, può essere stimolato, alimentato, facilitato, ma anche ostacolato, da una serie di attività o da alcuni corsi.
Inoltre il processo di team building può essere influenzato da tantissimi fattori intra ed extra-aziendali, che se inseriti in una matrice a doppia entrata generano 4 quadranti contenenti 3 macro-catergorie di team building.
Nell’area della bassa influenza interna e bassa influenza esterna troviamo l’assenza di team building. nessuna spinta interna e/o esterna attiva, stimola o facilita il processo di costruzione della squadra.
Troviamo poi le tre tipologie di team building:
- natural team building;
- team building facilitati;
- team building “forzati”.
NATURAL TEAM BUILDING
In questa prima categoria rientrano tutte le attività che stimolano un’attivazione spontanea e naturale dei processi di costruzione e consolidamento della squadra.
Possono rientrare nei natural team building gli eventi e le attività come cene, feste e viaggi aziendali, le attività social interne o semplici momenti di relax durante le pause di lavoro.
TEAM BUILDING FACILITATI
In questa seconda categoria rientrano tutte quelle attività che hanno l’obiettivo (dichiarato o meno) di facilitare e agevolare i processi di natural team building.
A differenza della categoria precedente c’è un intervento professionale esterno pianificato e l’obiettivo è condiviso tra la committenza e i consulenti o formatori/facilitatori esterni (non necessariamente con i partecipanti alle attività).
In quest’area dovrebbero rientrare la maggior parte degli interventi formativi di team building, che possiamo distinguere in due ulteriori categorie:
● team building facilitati con obiettivi didattici;
● team building facilitati senza obiettivi didattici.
TEAM BUILDING FORZATI
Purtroppo c’è anche la categoria dei “team building forzati”, caratterizzati da una forte pressione/influenza esterna e da un basso coinvolgimento interno al gruppo. La pressione esterna solitamente è esercitata dall’ufficio che ha progettato (se non a volte imposto) l’attività di team building e/o dai team builder incaricati di erogare il progetto.
Un team building forzato non è quasi mai progettato come tale: come un prodotto da forno uscito male è il risultato di un cattivo “impasto” (scarsa progettazione) e/o di una cottura inadeguata (erogazione pessima).
Alla luce di questa suddivisione, il nostro suggerimento è di stimolare il più possibile le attività di team building naturale, e di pianificare le attività di team building facilitato con e senza obiettivi didattici.
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Buon team building!
Piercarlo