Da anni ci occupiamo di Formazione e Coaching nell’ambito delle Risorse Umane di molte aziende, e sin dagli inizi della nostra attività ci siamo chiesti se fosse corretto parlare di “GESTIONE” delle Risorse Umane. Secondo noi il termine “gestione” è più appropriato se usato con risorse materiali, beni e merci… ma non con le risorse umane.
A chi di voi piacerebbe “essere gestito”?
Siamo troppo abituati ad usare termini anglosassoni, o a usare la traduzione di terminologie americane, ma da buoni eredi della cultura classica forse dovremmo fare più attenzione alle parole e sceglierle con più cura ed attenzione. Quella cura e quell’attenzione che è dovuta quando si parla di persone.
“Le parole sono come pallottole”
L. Wittgenstein
Possiamo gestire le merci, la cassa, il denaro… ma non le persone!
Le persone si possono VALORIZZARE e stimolare nello SVILUPPO.
Per questo ai nostri clienti proponiamo di cambiare terminologie. Sosteniamo la VALORIZZAZIONE delle RISORSE UMANE e lo SVILUPPO PROFESSIONALE.
E questa provocazione la lanciamo in tutti i Master, universitari e non, in cui facciamo docenza. Provate a dire a qualcuno “noi ti gestiamo” o “noi dobbiamo gestirti” e osservatene le reazioni? C’è forse qualche resistenza? Giusto qualcuna…
Provate a dire a qualcuno “noi ti valorizziamo” o “noi ci occupiamo del tuo sviluppo professionale”. È decisamente diverso… sia da pronunciare, sia da ascoltare…
E chi si occupa di Risorse Umane, secondo noi, dovrebbe fare attenzione a questi piccoli dettagli che fanno la differenza.
Ecco che l’Ufficio Formazione si chiamerà “Ufficio Sviluppo Professionale”, e i corsi di “Gestione delle Risorse Umane” si chiameranno “Valorizzazione e Sviluppo delle Risorse Umane”, tenendo presente che non si tratta di risorse qualsiasi, ma di persone.
Molti ci chiedono cosa cambia rinominando il proprio “Ufficio Formazione” in “Ufficio Sviluppo Professionale”, e noi rispondiamo che cambia molto, quasi tutto.
Un’azienda che si occupa di Formazione come noi può avere l’Ufficio Formazione, che è specializzato in analisi dei bisogni formativi, learning design, training design, valutazione e rendicontazione della formazione. Ma l’ufficio interno di un’azienda con centinaia o migliaia di collaboratori, dovrebbe avere l’Ufficio SVILUPPO PROFESSIONALE. È differente…
La formazione può essere casuale, lo “sviluppo professionale” ha bisogno di un programma e di una strategia. Nella formazione puoi improvvisare: “oggi facciamo formazione”. Nello Sviluppo Professionale non puoi improvvisare. L’aspettativa nei confronti della formazione è che sia formativa e piacevole. Tutto qui. Lo Sviluppo Professionale aggiunge a queste aspettative l’aspetto dell’utilità nello sviluppo lavorativo, per l’individuo e per l’organizzazione. La formazione chiede al singolo individuo e all’organizzazione di contestualizzare quanto appreso a renderlo spendibile nelle proprie attività lavorative. Lo Sviluppo Professionale, invece, chiede ai formatori di fare un progetto che sia immediatamente spendibile sul lavoro e che effettivamente promuova lo SVILUPPO delle Risorse Umane coinvolte in una direzione predefinita e concordata.
Sottili dettagli che per le persone rappresentano un grande valore.
Quando incontriamo aziende che ci dicono “noi facciamo tanta formazione”, spesso chiediamo “E quanto Sviluppo Professionale fate?”. Avete un piano di Sviluppo Professionale? Avete un Libretto Formativo? Lo Sviluppo Professionale fa parte di quel “patto” iniziale che avete stretto col collaboratore al momento dell’assunzione?
Rinnovo così il nostro invito: dobbiamo tutti passare dalla GESTIONE alla VALORIZZAZIONE, e dalla FORMAZIONE allo SVILUPPO PROFESSIONALE… e noi formatori per primi!
Buona VALORIZZAZIONE e BUONO SVILUPPO PROFESSIONALE!
Piercarlo Romeo
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